Sezione di Geologia e Paleontologia - MNU

Attività

 

RESTAURI RECENTI O IN CORSO

Grande Restauro delle collezioni
15/06/2021 - 31/10/2022
Sono in corso i lavori di restauro conservativo di circa 1150 reperti tra rocce e fossili conservati presso il museo. Si tratta di un importante intervento finalizzato alla conservazione di queste importanti collezioni che saranno poi esposte nel nuovo percorso del Museo della Natura e dell'Uomo. Queste raccolte sono la testimonianza di più di trecento anni di attività di studio e ricerca e hanno un'importante valenza storico -scientifica.
I fossili rappresentano la storia della vita sulla Terra e di come gli organismi si siano evoluti nel corso del tempo geologico.
Le rocce documentano i processi chimici, fisici e biologici che determinano l'evoluzione del pianeta.
Nella nuova esposizione rocce e fossili ci condurranno alla scoperta del nostro pianeta e della sua storia.
https://800anniunipd.it/iniziative/eredita-permanente/i-musei/il-museo-d...


Restauri Collezione Rettili Coccodrilli
12/12/2018 - 31/05/2019
È in corso il restauro di 48 resti di coccodrilli provenienti dalle ligniti di Monteviale (Vivenza) di età oligocenica (circa 30 milioni di anni fa). I reperti consistono in crani, mandibole, denti, osteodermi e ossa. La presenza di resti di coccodrillo nel Veneto, unitamente al ritrovamento di altri animali tropicali e di palme, testimoniano il clima tropicale presente nella nostra regione durante il Paleogene (60-30 milioni di anni fa). Si tratta di una collezione estremamente importante dal punto di vista storico e scientifico; in qualche caso questi coccodrilli sono attribuiti a specie completamente diverse da quelle attuali, sia per quanto riguarda l’aspetto esteriore, sia per lo stile di vita.


Restauri Collezione Mammiferi Monteviale
30/07/2015 - 17/01/2016
Sono stati restaurati i fossili di mammiferi provenienti dalle ligniti oligoceniche di Monteviale (VI).
Si tratta di una collezione estremamente importante dal punto di vista storico e scientifico, perché documenta una fauna unica in Europa, fondamentale per comprendere le vicende paleoclimatiche di un momento molto delicato quale fu la transizione fra l’Eocene e l’Oligocene. Parte dei reperti fu scavata e studiata nella seconda metà dell’Ottocento da Achille de Zigno; poi negli anni Trenta del Novecento si aggiunsero nuovi consistenti apporti ad opera di Giorgio e Giambattista Dal Piaz.
Il restauro ha consentito di rallentare il deterioramento causato dalla presenza di solfuri di ferro nella matrice rocciosa e di asportare strati di antiche vernici, applicate forse a scopo protettivo o forse per migliorare la resa fotografica degli esemplari. Dopo il restauro i fossili sono ritornati al loro aspetto originario per essere meglio studiati dagli specialisti ed apprezzati dal grande pubblico.

 

 

GRANDI LAVORI

15 giugno 2021 - 31 Agosto 2021
Smontaggio della sezione dei Vertebrati e imballaggio dei reperti ad opera di ditta esterna incaricata sotto al supervisione del personale del museo. Sono state prodotte 152 casse che sono state trasportate in locali adibiti a deposito.
Luglio 2020 - Novembre 2020
Importante attività di imballaggio, inscatolamento, pulitura di reperti e cartellini storici, con foto rappresentativa e precatalogo (censimento) delle collezioni di rocce e fossili per la didattica universitaria. Sono state prodotte 105 casse, riorganizzati 6 cassetti che hanno portato al riordino di più di 2000 reperti il cui tracciamento puntuale su database locale. Questa attività è preliminare al prossimo trasloco delle raccolte per lasciar liberi gli spazi al cantiere edile per lo sviluppo del Progetto del Museo della Natura e dell'Uomo.

 

 

COLLABORAZIONI 

Tirocinio Post Lauream
12/07/2021 - 21/01/2022
Si è accolta una laureata in Scienze Naturali per lo svolgimento del Tirocinio post Lauream centrato su due particolari temi: Valorizzazione del Patrimonio Culturale e Conservazione preventiva dei Beni Culturali.

Due Borse di studio al Museo
15/06/2021 - 15/12/2021
Sono state attivate due borse di studio per attività di “Catalogazione, imballaggio e movimentazione di fossili e campioni di rocce del Museo di Geologia e Paleontologia dell'Università di Padova" di preparazione per l'allestimento del nuovo museo.

 

 

PRESTITI RECENTI O IN CORSO

11/06/2016 - 04/06/2017
Collaborazione PESCI? NO GRAZIE, SIAMO MAMMIFERI! Piccola storia naturale dei Cetacei.
Museo Civico di Storia Naturale di Ferrara
Dall'11 giugno 2016 al 4 giugno 2017 nelle sale del Museo Civico di Storia Naturale di Ferrara si è tenuta una mostra tematica sulla storia evolutiva e le caratteristiche peculiari dei Cetacei, Mammiferi marini che da sempre attraggono la curiosità dell'uomo.
Il Museo di Geologia e Paleontologia ha collaborato prestando due esemplari della collezione di Cetacei del Miocene del Bellunese.

 

16/07/2016 - 27/06/2017
Collaborazione ESTINZIONI. Opportunità o catastrofe?
MuSe di Trento
Dall'16 luglio 2016 al 27 giugno 2017 nelle sale del MuSe di Trento si è tenuta una mostra sul tema delle estinzioni a partire da quelle che avvenute nel lontano passato geologico fino ai giorni nostri. Nell’ambito dell’esposizione l'uomo è stato considerato sia come autore dell'estinzione degli altri organismi, sia come soggetto a rischio estinzione a causa dei rapidi e significativi mutamenti ambientali su scala globale.
Il Museo di Geologia e Paleontologia ha collaborato prestando un dente di elefante africano attuale appartenente alle collezioni storiche.

 

 

PROGETTI

Continuano gli studi sul Tridentinosaurus antiquus
2020-2022
Nell’ambito del progetto “Living with the supervolcano – How Athesian eruptions destroyed and preserved 15 million years of Permian life” finanziato dal Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige, con la collaborazione del MUSE di Trento, l’Ufficio Geologia e Prove Materiali di Bolzano, l’Università di Innsbruck e il Dipartimento di Geoscienze dell’Università di Padova, si continuano gli studi su questo fossile unico al mondo.
Link alla presentazione del progetto sul sito del museo di Bolzano: https://www.natura.museum/it/progetti/leben-mit-dem-supervulkan/

 

Studio di Tridentinosaurus antiquus
2015-2017
Il Museo di Geologia e Paleontologia custodisce il reperto paleontologico Tridentinosaurus antiquus uno tra i più antichi vertebrati fossili rinvenuti in Italia, la sua datazione risale infatti al Permiano, circa 250 milioni di anni fa. L'eccezionale conservazione di questo fossile è stata tradizionalmente assimilata ad un particolare processo di fossilizzazione, la carbonificazione, comune nei resti vegetali ma più raro in quelli di vertebrati.
Il Dipartimento di Geoscienze dell'Università degli Studi di Padova e il MuSe collaborano allo scopo di realizzare uno studio multidisciplinare di questo importante reperto utilizzando differenti tecniche d'indagine. In particolare si prevede, analisi chimico-fisiche che permetteranno di (1) esaminare la composizione ed la qualità di preservazione dei tessuti molli, (2) investigare i processi tafonomici che hanno interessato l'organismo, (3) determinare l'entità delle attività di restauro alle quali è stato sottoposto il campione.
Inoltre verranno impiegate una serie di tecniche non invasive nel tentativo di identificare l'anatomia scheletrica sotto la superficie dell'organismo ed eventuali tessuti molli.

Responsabile del progetto: Michele Lanzinger (MuSe, Trento), Cristina Stefani (Dipartimento di Geoscienze)
Coordinatori: Dott. Massimo Bernardi (MuSe, Trento), Mariagabriella Fornasiero (CAM)
Collaboratori: Stuart Kearns (University of Bristol), Alessandra Lorenzetti (Dipartimento di Ingegneria Industriale), Federico Zorzi (Dipartimento di Geoscienze)

 

Monitoraggio ambientale della Sala delle Palme del Museo di Geologia e Paleontologia
2015-2017
Nel novembre 2015 il Dipartimento di Geoscienze e il Centro di Ateneo per i Musei dell’Università di Padova hanno stipulato una convenzione biennale con il CNR-ISAC che prevede il monitoraggio microclimatico della Sala delle Palme del Museo di Geologia e Paleontologia. Lo scopo è quello di monitorare il microclima nei locali e all’interno delle vetrine, per verificare se le condizioni di conservazione dei fossili ivi esposti e conservati siano ottimali. Tra i reperti più significativi vi sono parecchi esemplari di palme di età oligocenica ed eocenica (30-40 milioni di anni circa), scavati e preparati perlopiù nella seconda metà dell’Ottocento.

Responsabile del progetto: Adriana Bernardi (CNR-ISAC), Cristina Stefani (Dipartimento di Geoscienze), Giuliana Tomasella (CAM)
Coordinatore: Adriana Bernardi (CNR-ISAC)
Collaboratori: Francesca Becherini (CNR-ISAC), Letizia del Favero (CAM), Mariagabriella Fornasiero (CAM), Alessandro Guastoni (CAM), Fabrizio Nestola (Dipartimento di Geoscienze), Federico Zorzi (Dipartimento di Geoscienze)