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IL NUOVO MUSEO BOTANICO

Un viaggio nella botanica e nella medicina

 

Apre il nuovo Museo Botanico presso l'Orto Patrimonio dell'Umanità. Per la prima volta esposta al pubblico una significativa selezione di erbari, semi e collezioni didattiche, che accompagnano i visitatori in un viaggio alle origini della botanica e della medicina.

 

L’accesso al Museo è incluso nel percorso di visita e nel biglietto d’ingresso dell’Orto, che mantiene i costi invariati. Gli orari, i prezzi e le modalità di visita o prenotazione sono disponibili sul sito dell’Orto botanico (www.ortobotanicopd.it).

 

"Il Museo botanico è una delle splendide eredità permanenti che la nostra Università offre, in occasione dei suoi ottocento anni, al territorio", ha dichiarato la Magnifica Rettrice Daniela Mapelli in occasione dell'inaugurazione avvenuta il 13 febbraio 2023. "Esso integra e rafforza l’offerta culturale e scientifica dell’Università, anche in vista dell'inaugurazione del Museo della Natura e dell’Uomo. L’Orto fondato nel 1545 continua così a essere un luogo di scambio e conoscenza, aperto al mondo".

 

 

LE COLLEZIONI


Il Museo ospita collezioni botaniche risalenti prevalentemente all’Ottocento e al primo Novecento, tra cui spicca l’erbario storico: uno straordinario archivio della biodiversità vegetale con circa 800.000 esemplari di piante, alghe, funghi e licheni essiccati, raccolti da studiosi, da semplici appassionati, da studenti, da uomini ma anche qualche donna, ecclesiastici, medici, giardinieri, collezionisti, come il pittore Filippo de Pisis o il botanico-soldato Bruno Giordano Ugolini; vi sono inoltre 16.000 provette con semi di specie alimentari, medicinali e ornamentali, splendide tavole didattiche ottocentesche, modelli di funghi e sezioni di legni.

 

Lungo il percorso, che si sviluppa su una superficie di 500 metri quadrati ed è curato dalla responsabile scientifica Elena Canadelli, si incontrano anche un esemplare di agnocasto risalente alla fine del Cinquecento e le prime edizioni di volumi che hanno fatto la storia della botanica e della medicina (da Vesalio a Mattioli, da Berengario da Carpi ad Alpini).

 

 

Dopo quasi 500 anni dalla fondazione, arriva in Orto botanico anche la spezieria che il medico Francesco Bonafede avrebbe voluto attiva fin dal 1545: si tratta della farmacia di fine Settecento donata all’Università dal farmacista Giuseppe Maggioni con la sua strumentazione, le preparazioni e i farmaci che attraversano almeno tre secoli di storia della farmaceutica e della medicina.

 

 

 

 

I MULTILMEDIALI


La storia dell'Orto Botanico, delle sue piante e di chi le ha raccolte viene raccontata anche con esperienze interattive: in Botanica senza frontiere si incontrano personaggi e luoghi protagonisti di questo viaggio secolare nella botanica e nella medicina, mentre in Storia illustrata si ripercorre la storia di queste due discipline in 12 tappe, che passano anche per Padova.

 

Per i più giovani curiosi, ma non solo, il gioco che sprona a indovinare le piante introdotte per la prima volta in Italia e i protagonisti padovani, ai quali ancora oggi sono dedicati i nomi di interi generi di piante.

 

Negli spazi del Teatro botanico recentemente restaurato si può inoltre assistere alla proiezione del film Goethe. La vita delle foglie, scritto e diretto da Denis Brotto, dove si racconta l’ideale ritorno di Goethe a Padova oggi, nel 2023: un’occasione per ripensare al suo viaggio in Italia avvenuto nel 1786 e alla genesi del suo celebre saggio La metamorfosi delle piante (1790).

 

"Qui, fra tanta varietà di piante che vedo per la prima volta", annotava Goethe, "mi si fa sempre più chiara e più viva l’ipotesi che in conclusione tutte le forme delle piante si possano far derivare da una pianta sola. Soltanto con l’ammettere questo sarebbe possibile di stabilire veracemente i generi e le specie, cosa che a me pare sia stata fatta finora in modo arbitrario".

 

 

 

 

CREDITI

I lavori di restauro, risanamento e riqualificazione energetica della casa del Prefetto per l’allestimento del Museo sono stati diretti dall’Ufficio Sviluppo edilizio dell’Area Edilizia e Sicurezza dell’Università di Padova, su progetto di Lucia Corti (LAe - Laboratorio di Architettura Ecologica).


L’allestimento museale e multimediale è stato coordinato dall’Ufficio Eventi permanenti - Area Comunicazione e Marketing dell’Università di Padova, con la collaborazione del Centro di Ateneo per i Musei, l’Ufficio Sviluppo edilizio, il Centro di Ateneo Orto botanico, il Centro di Ateneo per le Biblioteche e il Dipartimento di Scienze del Farmaco. La supervisione scientifica del progetto espositivo è di Elena Canadelli, storica della scienza e presidente della Società Italiana di Storia della Scienza.


Ideazione e progettazione grafica degli allestimenti e design della galleria della Biblioteca storica sono dell’Ufficio Comunicazione – Area comunicazione e Marketing dell’Università di Padova.


Il Museo botanico è realizzato grazie al sostegno del Ministero dell’Università e della Ricerca, della Camera di Commercio di Padova e degli Amici dell’Università di Padova, con Fondazione Cariparo come partner istituzionale. Hanno inoltre contribuito: Assindustria Venetocentro, Unox, Bios Line, Nar, Maschio Gaspardo, Sit Group.