Scopri il Museo

Giovanni Poleni

I musei dell’Università di Padova possono essere scoperti attraverso tanti e diversi punti di vista.
Si possono leggere interessanti approfondimenti sulla storia e le collezioni, seguire itinerari tematici o visitare mostre virtuali.
Si possono coinvolgere i più piccoli con tante proposte per giocare e scoprire affascinanti aspetti del mondo e della conoscenza attraverso le collezioni.
Ci si può fermare un attimo e guardare da prospettive inedite le collezioni, i Musei e il loro lavoro, facendoseli raccontare da chi ogni giorno lavora per renderli così speciali.

In attesa di venire a visitarli di persona
Scopri il Museo di Giovanni Poleni

LEGGI

Integrando le informazioni catalografiche relative agli oggetti con i dati provenienti da biblioteche e archivi, “Itinerari virtuali” permette di offrire al pubblico percorsi attraverso il patrimonio universitario, offrendo anche, di volta in volta, l’opportunità di collegamenti con il patrimonio della città e della Regione. Insomma una sorta di “museo diffuso” nel quale gli itinerari virtuali si uniscono alla possibilità di programmare visite reali nei vari luoghi. 


MUSEI 2030

I Musei e le Collezioni dell'Università di Padova ci offrono un'originale lettura dei 17 Obiettivi dell'Agenda 2030 a partire dai reperti storici in essi conservati. Un grande percorso trandisciplinare, l'invito a riflettere sul contributo che ciascuno di noi può dare in risposta alla complessità della situazione ecologica e sociale attuale.

 

LA FISICA TRA SETTE E OTTOCENTO NEGLI ISTITUTI SUPERIORI DEL VENETO

Nel territorio veneto è presente un cospicuo patrimonio scientifico ottocentesco e novecentesco, conservato presso licei e istituti tecnici e professionali, che testimonia l’evoluzione dell’insegnamento della scienza sperimentale nei vari istituti scolastici e, in alcuni casi, anche la ricerca svolta nelle scuole. L'itinerario è stato costruito in parte in collaborazione con le scuole stesse nell'ambito di alcuni progetti di Alternanza Scuola-Lavoro organizzati dal Museo di Storia della Fisica.

 

ALLA SCOPERTA DEL MUSEO DI STORIA DELLA FISICA    

La raccolta del Museo di Storia della Fisica rappresenta non solo una preziosa testimonianza dello sviluppo della fisica a Padova dal Settecento a oggi, ma racconta anche gli affascinanti sviluppi del pensiero scientifico e della tecnologia.

 

IL SETTECENTO A PADOVA  

Attraverso la presentazione di alcuni degli oggetti vallisneriani e poleniani conservati presso l’Università di Padova, il percorso propone un viaggio al cuore del Settecento patavino, un itinerario che si dipana fra arte, archeologia, storia naturale e fisica.

 

DA GALILEO A FREUD: OGGETTI, STORIA E STORIE DELL’ATENEO PATAVINO    

Nato dal progetto il progetto “Scattered Collections”, il percorso presenta quella straordinaria quantità di materiale scientifico storico disperso nelle sedi dell’Ateneo, frutto della ricerca e della didattica condotte a Padova nel corso dei secoli.

 

LA FISICA TRA SETTE E OTTOCENTO NEGLI ISTITUTI SUPERIORI DEL VENETO

Nel territorio veneto è presente un cospicuo patrimonio scientifico ottocentesco e novecentesco, conservato presso licei e istituti tecnici e professionali, che testimonia l’evoluzione dell’insegnamento della scienza sperimentale nei vari istituti scolastici e, in alcuni casi, anche la ricerca svolta nelle scuole. L'itinerario è stato costruito in parte in collaborazione con le scuole stesse nell'ambito di alcuni progetti di Alternanza Scuola-Lavoro organizzati dal Museo di Storia della Fisica.

IL SETTECENTO A PADOVA  

Attraverso la presentazione di alcuni degli oggetti vallisneriani e poleniani conservati presso l’Università di Padova, il percorso propone un viaggio al cuore del Settecento patavino, un itinerario che si dipana fra arte, archeologia, storia naturale e fisica.

 

BAGLIORI NEL VUOTO. DALL'UOVO ELETTRICO AI RAGGI X

L’insieme di strumenti proposti illustra gli sviluppi paralleli della pneumatica e dell'elettricità dal Seicento al Novecento, fino agli sviluppi delle ricerche sui "bagliori nel vuoto" e alle loro rivoluzionarie conseguenze nel corso del XX secolo.

 

IL GABINETTO DI FISICA DI GIOVANNI POLENI

La mostra presenta gli oggetti della collezione di Giovanni Poleni (1683-1761), matematico, fisico, esperto di resistenza dei materiali, ma anche di architettura antica e di filologia, dal 1738 titolare di una cattedra di filosofia sperimentale. Il Gabinetto di Fisica che Poleni creò per queste nuove lezioni era situato al Bo e arrivò a contare circa quattrocento oggetti, di cui un centinaio è giunto fino ai nostri giorni.

 

GLI STRUMENTI DEL PRE-CINEMA DEL MUSEO DI STORIA DELLA FISICA

Dal Settecento in poi, anche il Gabinetto di Fisica dell’Università di Padova si arricchì di molti strumenti relativi alla proiezione di immagini e allo studio della visione e delle illusioni ottiche.



 

Seppur unitaria e caratterizzata da contorni ben definiti – la collezione è il frutto delle attività di ricerca e didattica a Padova nel campo della fisica -, la raccolta di strumenti scientifici del Museo di Storia della Fisica si presta a una notevole varietà di possibili letture. Ogni oggetto si colloca infatti al centro di mille storie, e la collezione stessa può essere “letta” in svariati modi diversi: si può ad esempio seguire un percorso puramente cronologico, esaminando lo sviluppo del pensiero scientifico e della tecnologia dal Rinascimento ai nostri giorni, oppure si può scegliere di analizzare la raccolta in funzione dei vari ambiti della scienza - dall’astronomia alla meccanica, dalla pneumatica all’elettricità -, o anche studiarla alla luce della storia dell’Ateneo patavino, sulle tracce dei vari professori che si sono succeduti sulla cattedra di fisica sperimentale dal Settecento a oggi.

Una raccolta dalle innumerevoli sfaccettature, quindi, che difficilmente si può suddividere in varie sezioni senza perdere parte della sua ricchezza e della sua valenza. Consci di questo limite, abbiamo scelto di proporre in queste pagine una suddivisione di tipo cronologico in senso lato, dagli strumenti più antichi al Gabinetto di Fisica di Giovanni Poleni, dalla strumentazione ottocentesca alla fisica moderna. Molte altre scelte sarebbero possibili.


GUARDA

CAMcaffè

1 - Al Museo di Storia della Fisica, per scoprire come funziona la Macchina del Tabacco

 

2 - La sfera armillare


 

In queste due serie di video sono due giovani guide del Museo di Storia della Fisica a farci scoprire alcuni strumenti della raccolta. 

 


Pillole di elettricità
 

Pillole di elettricità ci vengono  proposte da Luca Silvestrin, che focalizza i suoi racconti sulla storia delle scariche elettriche nei gas rarefatti, dagli albori alla scoperta dei raggi X, e ci porta a conoscere i generatori impiegati per produrre le scariche stesse. Luca, che ha conseguito la laurea e il dottorato di ricerca in fisica presso l'Università di Padova, è ora tecnico presso questo stesso Ateneo.

 

1 - Macchine elettrostatiche nel '700 

 

2 - Scariche elettriche in gas rarefatti: dagli albori ai tubi di Crookes 

 

 

3 - Raggi X 

 

 4 - Pila di Volta

 

 

5 - Generatori di elettricità nell'800 

 

 

 

 


Pillole di luce 
  

Con il titolo di Pillole di luce, i video proposti da Marco Bortolami ci presentano strumenti legati ai fenomeni della riflessione e della rifrazione della luce. Laureato in fisica a Padova, Marco è attualmente dottorando di ricerca presso l'Università di Ferrara. 

 

 1 - Riflessione e rifrazione

 

2 - Specchio sferico (XVIII secolo) 

 

3 - Cannocchiale

 

4 - Microscopio di Eustachio Divini (1672)

 

5 - Prisma (XVIII secolo)

 

6 - Modelli di occhio (XIX secolo)

 

GIOCA

ALBO 1: Bicchieri che non si riempiono mai? Non è magia, è Fisica! Scopri le leggi, che permettono questo spettacolare esperimento, e poi sorprendi familiari e amici con i tuoi "Bicchieri di Tantalo".

 

gioCAMuseo ALBO @ Museo di Storia della Fisica

 

ALBO 2: Oggi andiamo alla scoperta delle collezioni del Museo di Storia della Fisica: scopriamo come funzionano la sfera armillare, la pompa pneumatica, il prisma di Newton e tanti oggetti in esso conservati... e poi noi stessi diventiamo fisici del Settecento e impariamo a costruire uno specchio per anamorfosi.