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UN PATRIMONIO RISCOPERTO PER L'UNIVERSITÀ DI PADOVA

Sul nuovo numero del "Bollettino del Museo Civico di Padova" le decorazioni scultoree per la chiesa del Monoblocco ospedaliero

 

Un fortuito ritrovamento nei magazzi di Palazzo del Bo. Una meticolosa ricerca d'archivio, che ha permesso di rintracciare nomi e definire contesti, restituendo la panoramica di una situazione fino a prima pressoché sconosciuta. Il contributo di Maria Cecilia Lovato per il nuovo numero del "Bollettino del Museo Civico di Padova" parte da queste premesse per richiamare la nostra attenzione sulle opere d'arte, realizzate alla metà del secolo scorso per la Chiesa del Monoblocco ospedaliero, svelandoci anche alcuni inediti.

 

Giulio Brunetta, corridoio di accesso alla cappella del Complesso Clinico Ospedaliero, 1967, via Giustiniani 2, Padova. Fonte: padova-decorata.it

Giulio Brunetta, corridoio di accesso alla cappella del Complesso Clinico Ospedaliero, 1967, via Giustiniani 2, Padova. Fonte: padova-decorata.it

 

Accanto al consistente sforzo edilizio, con il completamento di edifici preesistenti o la realizzazione ex nuovo di altri blocchi clinici, tra gli anni cinquanta e i sessanta del Novecento il IV Consorzio per la Sistemazione edilizia dell'Università di Padova rivolse una forte attenzione anche alla decorazione dei nuovi ambienti dell'area ospedalieraper i quali furono commissionati arredi e opere d’arte che, ad oggi, fanno parte del ricco patrimonio storico artistico dell’Ateneo. Si tratta, come mette in luce la studiosa, di un’eredità dimenticata: non solo perché, data la peculiare destinazione d’uso degli spazi che la accolgono, non sempre accessibile, ma anche in quanto a lungo oggetto di scarsa attenzione critica e storica.

 

Grazie alla rilettura dei materiali conservati presso l’Archivio Generale dell’Università, Lovato ha ricostruito il quadro complessivo degli interventi artistici voluti dall'Università nelle sue cliniche, riscoprendo anche delle opere inedite: si tratta per l'appunto di un gruppo di bozzetti ascrivibili al concorso bandito nel 1969 per la realizzazione di un Crocifisso e delle quattordici stazioni della Via Crucis da collocarsi nella nuova chiesa del complesso ospedaliero, terminata due anni prima su progetto dell'ingegnere Giulio Brunetta, conservati senza alcuna indicazione nei magazzini del Bo. I materiali sono stati messi in relazione con la documentazione d’archivio, anch’essa ancora inedita: la lettura incrociata delle diverse testimonianze ha permesso di individuare i nomi e i progetti dei partecipanti, ricollegandoli ai bozzetti superstiti nonché alle opere vincitrici, che tutt’oggi si trovano nella chiesa del Monoblocco. Particolarmente preziosi sono risultati inoltre le relazioni allegate dagli artisti alle proposte presentate e i verbali della Commissione giudicatrice, da cui si sono potute desumere scelte di gusto e interessanti indicazioni iconografiche, che hanno permesso di individuare dei topoi dominanti nella regia della campagna decorativa.


Cesare Ronchi, bozzetti per Crocifisso e Via Crucis “Per aspera ad astra”, 1969, Padova, Palazzo del Bo, depositi

Cesare Ronchi, bozzetti per Crocifisso e Via Crucis contrassegnati dal motto “Per aspera ad astra”, 1969, Padova, Palazzo del Bo, depositi


 Luigi Sandi, bozzetti per Via Crucis “28 lavoro al III piano”, 1969, Padova, Palazzo del Bo, depositi.

Luigi Sandi, bozzetti per Via Crucis contrassegnati dal motto “28 lavoro al III piano”, 1969, Padova, Palazzo del Bo, depositi


L'articolo di Maria Cecilia Lovato, Un patrimonio riscoperto all’Università di Padova. Le decorazioni scultoree per la chiesa del Monoblocco ospedaliero, è pubblicato sul "Bollettino del Museo Civico di Padova", anno CXII - 2023.  

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