MUSEO DI SCIENZE ARCHEOLOGICHE E D'ARTE
Attività
RESTAURI RECENTI O IN CORSO
Restauri della collezione Mantova Benavides
2017
Nell’ambito del programma pluriennale di interventi di restauro e manutenzione sostenuto dal CAM-Centro di Ateneo per i Musei e riguardante la collezione Mantova Benavides, sono state restaurate nel 2017 n.2 opere del Museo di Scienze Archeologiche e d’Arte e precisamente n.2 teste rinascimentali in gesso patinato raffiguranti rispettivamente il ritratto detto di Cicerone e una testa classicheggiante di giovane, di intonazione ‘donatelliana’.
Restauro per la mostra “ Tintoretto. A star was born”
2017
Si è concluso in questi giorni il restauro manutentivo di un modello in gesso patinato attribuibile a bottega veneta e databile al sec. XVI d.C. che raffigura in scala ridotta l’Aurora di Michelangelo dalle Cappelle medicee a Firenze. Il modello fa parte del nucleo di opere della collezione Mantova Benavides giunto all’Università per il tramite della donazione Vallisneri del 1733.
L’opera del Museo di Scienze Archeologiche e d’Arte sarà prestata al Wallraf-Richartz-Museum & Foundation Corboud di Colonia nell’ambito della collaborazione in atto per una mostra su Tintoretto, in fase di avanzata preparazione. L’onere del restauro è stato assunto dallo stesso Wallraf-Richartz-Museum, quale Ente organizzatore dell’evento.
Restauri delle collezioni “Mantova Benavides” e “Gipsoteca”
2016
Nell’ambito di un programma pluriennale di interventi di restauro e manutenzione riguardante le due collezioni sostenuto dal CAM-Centro di Ateneo per i Musei, sono state restaurate nel 2015 n.4 opere del Museo di Scienze Archeologiche e d’Arte e precisamente n.2 teste rinascimentali in gesso patinato raffiguranti Meleagro e l’imperatore romano Vitellio e due calchi in gesso della gipsoteca novecentesca, una testa di Omero e una di Poseidone (Poseidon Chiaramonti).
Restauri delle collezioni “Mantova Benavides” e “Gipsoteca”
2015
Nell’ambito di un programma pluriennale di interventi di restauro e manutenzione riguardante le due collezioni sostenuto dal CAM-Centro di Ateneo per i Musei, sono state restaurate nel 2015 n.4 opere del Museo di Scienze Archeologiche e d’Arte e precisamente n.2 teste-ritratto rinascimentali in gesso patinato raffiguranti imperatori romani, Augusto e Commodo e due calchi in gesso della gipsoteca novecentesca, un Augusto velato capite e un Seneca.
Restauro per la mostra “Portable Classics. Ancient Greece to Modern Europe” RESTAURI
2015
In occasione della mostra Portable Classics. Ancient Greece to Modern Europe, organizzata dalla Fondazione Prada con il progetto scientifico di Salvatore Settis e Davide Gasparotto ed aperta dal 5 maggio al 6 settembre 2015 a Venezia, presso Ca’ Corner della Regina, Fondazione Prada, è stato possibile restaurare un busto all’antica raffigurante l’imperatore Lucio Vero (sec. XVI d.C.), uno dei busti rinascimentali più significativi della più antica collezione del Museo, la collezione Mantova Benavides, risalente al sec. XVI.
L’onere del restauro e delle indagini diagnostiche correlate è stato assunto dalla Fondazione Prada in qualità di organizzatore della mostra.
Restauri delle collezioni “Mantova Benavides” e “Gipsoteca”
2014
Nell’ambito di un programma pluriennale di interventi di restauro e manutenzione riguardante le due collezioni sostenuto dal CAM-Centro di Ateneo per i Musei, sono state restaurate nel 2014 n.3 opere del Museo di Scienze Archeologiche e d’Arte e precisamente n.2 teste-ritratto rinascimentali in gesso patinato raffiguranti il cosiddetto Celio Caldo e l’imperatore Caracalla e un calco in gesso della gipsoteca novecentesca, un busto di Afrodite.
Restauri per la mostra “Pietro Bembo e le Arti”
2013
In occasione della mostra Pietro Bembo e le Arti, organizzata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo in collaborazione con il Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio e aperta dal 2 febbraio al 19 maggio 2013 a Padova, Palazzo del Monte di Pietà, è stato possibile restaurare il busto rinascimentale del Milicho/Bruto (sec.XVI) ed effettuare una serie di indagini diagnostiche sull’opera. La spesa è stata sostenuta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, organizzatore della mostra.
Restauri per la mostra “Egitto in Veneto”- sezione “Lo scavo e la ricerca archeologica patavina in Egitto”
2013
In occasione della mostra Egitto in Veneto curata da Paola Zanovello ed Emanuele M. Ciampini (Padova, 19 aprile-30 giugno 2013) e in particolare per la sezione Lo scavo e la ricerca archeologica patavina in Egitto, curata da Alessandra Menegazzi con Giulia Deotto ed esposta presso il Museo di Scienze Archeologiche e d’Arte, è stato possibile restaurare e rendere fruibile al pubblico un rarissimo strumento musicale antico a fiato, un flauto di Pan a 14 canne, facente parte dei reperti giunti a Padova dall’Egitto a seguito delle ricerche archeologiche di Carlo Anti.
L’onere del restauro e delle correlate indagini diagnostiche è stato assunto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.
PRESTITI RECENTI O IN CORSO
08/07/2017 - 05/11/2017
Collaborazione alla mostra Ordine e bizzarria. Il Rinascimento di Marcello Fogolino
Trento, Museo del Castello del Buonconsiglio
Il Museo di Scienze archeologiche e d’Arte ha contribuito a questa mostra con il prestito di una pregevole scultura di età medio ellenistica (2° secolo a.C.), un torsetto femminile, facente parte del nucleo di opere del museo prevenienti dalla collezione di Marco Mantova Benavides costituitasi nel sec. XVI e successivamente giunta all’Università per il tramite della donazione Vallisneri del 1733.
In particolare, per quanto riguarda il soggetto della nostra scultura, è interessante rilevare che, al di là del riferimento immediato alla figura di Afrodite, gli studi hanno chiarito che il soggetto rappresentato è probabilmente Leda, secondo uno schema iconografico meno noto ma attestato in opere antiche e successivamente divenuto prototipo per creazioni pittoriche e repliche di scultura nel periodo rinascimentale, come appunto è stato indagato in questi ultimi anni nell’ambito di alcune mostre ed ora nella mostra di Trento sopra menzionata.
Il torsetto femminile
05/05/2015 - 06/09/2015
Collaborazione alla mostra Portable Classics. Ancient Greece to Modern Europe
Venezia, Fondazione Prada
Dal 5 maggio al 6 settembre 2015 due opere del Museo di Scienze Archeologiche e d’Arte, una statuetta femminile in marmo del sec. II a.C. e un modello per un busto all’antica raffigurante l’imperatore Lucio Vero (sec. XVI d.C.) sono state prestate alla mostra Portable Classics. Ancient Greece to Modern Europe, organizzata dalla Fondazione Prada su progetto scientifico di Salvatore Settis e Davide Gasparotto ed esposta a Venezia, presso Ca’ Corner della Regina, sede veneziana della Fondazione Prada.
15/04/2015 - 19/07/2015
Collaborazione alla mostra Leonardo 1452-1519
Milano, Palazzo Reale
Nel quadro delle iniziative culturali dell’Esposizione Universale Milano2015, una scultura in marmo raffigurante Afrodite o Leda (II sec. a.C.) del Museo di Scienze Archeologiche e d’Arte è stata prestata alla mostra Leonardo 1452-1519, organizzata dal Comune di Milano in collaborazione con il Gruppo Skira. La mostra fu aperta al pubblico dal 15 aprile al 19 luglio 2015 a Milano, Palazzo Reale.
21/03/2013 - 06/01/2014
Collaborazione alla mostra La Primavera del Rinascimento. La Scultura e le Arti a Firenze 1400-1460
Firenze, Palazzo Strozzi - Parigi, Museo del Louvre
Da 21 marzo 2013 al 6 gennaio 2014, il modello della Testa del Gattamelata, attribuito all’atelier di Donatello in Padova e conservato al Museo di Scienze Archeologiche e d’Arte è stato prestato alla mostra La primavera del Rinascimento. La Scultura e le Arti a Firenze 1400-1460, organizzata dalla Fondazione Palazzo Strozzi di Firenze in collaborazione con il Polo Museale e il Museo del Louvre, e aperta dal 21 marzo al 18 agosto 2013 a Firenze, Palazzo Strozzi e dal 23 settembre 2013 al 6 gennaio 2014 al Museo del Louvre. Si tratta di un modello unico e particolarmente significativo per la documentazione dei processi di produzione artistica tra i secc. XV e XVI, sia per gli Studiosi che lo considerano un modello dell’atelier del grande maestro sia per coloro che invece ritengono si tratti di una copia dello stesso.
02/02/2013 - 19/05/2013
Collaborazione alla mostra Pietro Bembo e le Arti
Padova, Palazzo del Monte di Pietà
Dal 2 febbraio al 19 maggio 2013 il busto rinascimentale del Milicho/Bruto (sec.XVI) e il modello per l’allegoria della Sapienza opera firmata di Bartolomeo Ammannati (1545 ca.), entrambi opere del Museo di Scienze Archeologiche e d’Arte, sono stati prestati alla mostra Pietro Bembo e le Arti, organizzata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo in collaborazione con il Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio e ospitata a Padova, Palazzo del Monte di Pietà.
PROGETTI
Archaeology and Virtual Acoustic. A Pan Flute from ancient Egypt
2015-2016
Il Museo possiede un rarissimo strumento musicale antico a fiato, un flauto di Pan a 14 canne, che fa parte dei reperti giunti a Padova dall’Egitto a seguito delle ricerche archeologiche di Carlo Anti. Lo strumento fu esposto per la prima volta, dopo un impegnativo restauro, in occasione della mostra Lo scavo e la ricerca archeologica patavina in Egitto, tenutasi presso il Museo di Scienze Archeologiche e d’Arte nel 2013 sezione della più vasta esposizione Egitto in Veneto (vedasi infra la scheda di restauro e in EVENTI la scheda della mostra). A seguito di questo evento maturò una collaborazione che portò alla realizzazione di un Progetto di Ateneo congiunto tra il Centro di Sonologia Computazionale del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione e il Dipartimento dei Beni Culturali con il Museo di Scienze Archeologiche e d’Arte detentore del prezioso reperto. Grazie all’ampio spettro di competenze disponibili è stato possibile indagare nel dettaglio non solo la struttura fisica, i materiali componenti e le modalità costruttive ma anche inferire una serie di dati sulla musica antica di ambito ellenistico-alessandrino e sulla sua continuità fino al tardoantico, dato che lo strumento è stato datato con il radiocarbonio al VI sec.d.C. Applicativi del progetto: una postazione interattiva in museo grazie alla quale il visitatore può esplorare tutte le fasi del progetto e suonare virtualmente lo strumento.
Il progetto infine è stata l’occasione per approfondire le tematiche della conservazione e sperimentare soluzioni adeguate alla complessità del reperto.
Responsabili del progetto: Paola Zanovello, Gianni De Poli, Università di Padova
Partecipanti: Ivana Angelini, Federico Avanzini, Sergio Canazza, Alessandra Menegazzi, Gianmario Molin, Antonio Rodà, Giuseppe Salemi
Assegnisti: Giulia Deotto, Niccolò Pretto
Locandina del convegno conclusivo del progetto
Collaborazione Horus. Aerial Visions of the archaeological space
2014-2016
Ricerca finanziata dall’Università di Padova nell’ambito dei progetti innovativi presentati dagli studenti e frutto di una collaborazione tra il Dipartimento dei Beni Culturali e il CISAS “Giuseppe Colombo”. Il progetto si prefiggeva di indagare i contesti antichi tramite l’utilizzo del remote sensing e tecnologie aerospaziali. Era prevista l’implementazione dei risultati su di una piattaforma GIS allo scopo di archiviare, manipolare ed analizzare i dati spaziali ed archeologici di entrambi i contesti considerati.
Il Museo di Scienze Archeologiche e d’Arte ha collaborato mettendo a disposizione la documentazione delle mappe storiche in suo possesso per la ricerca su uno dei due siti oggetto di studio, la cittadina egiziana di Tebtynis.
Di contro, il museo ha ottenuto la digitalizzazione in alta risoluzione delle mappe storiche, passaggio fondamentale per la conservazione di questo importante patrimonio documentario e la sua successiva valorizzazione.
Responsabile del progetto: Giulia Deotto- studente PhD (docente di riferimento: Paola Zanovello)
Partecipanti: A.Aboudan, P.Benvenuti, C.Bettanini, C.Bettineschi, G.Colombatti, S.Debei, A.De Guio, L.Magnini, A.Menegazzi, L.Toninello e il gruppo Horus Project (studenti di entrambi i Dipartimenti)
Assegnisti: Giulia Deotto
Locandina del convegno conclusivo del progetto
Egitto in Veneto
2012-2014
Progetto di Eccellenza finanziato dalla Fondazione Casa di Risparmio di Padova e Rovigo, ha portato avanti lo studio e le ricerche sul patrimonio egizio ed egittizzante presente nei musei del Veneto, puntando alla loro valorizzazione. Nel progetto era infatti compresa una grande mostra archeologica, articolata in ben cinque sezioni in sedi differenti tra Rovigo e Padova, svoltasi nel 2013. Una delle sedi della mostra fu il Museo di Scienze Archeologiche e d’Arte (vedasi EVENTI).
Responsabili del progetto: Paola Zanovello-Università di Padova, Emanuele M.Ciampini-Università Ca’Foscari di Venezia
Referente per il Museo di Scienze Archeologiche e d’Arte: Alessandra Menegazzi
Contrattisti: Giulia Deotto, Claudia Gambino, Martino Gottardo
Locandina della mostra del progetto
Egitto Veneto
2008-2011
Il progetto fu promosso dalla Regione del Veneto quale intervento di censimento, studio e catalogazione del patrimonio egizio ed egittizzante presente nei musei del Veneto, a prescindere dalla proprietà degli stessi.
Il Museo di Scienze Archeologiche e d’Arte aderì tra i primi, essendo il Dipartimento dei Beni Culturali (al tempo Dipartimento di Archeologia) tra i promotori del progetto.
Le attività di progetto hanno consentito lo studio e la catalogazione scientifica dei reperti egizi ed egittizzanti presenti in museo sia esposti che in magazzino, contribuendo in tale modo alla loro conoscenza e valorizzazione rivolta sia agli studiosi che al pubblico generico ed alle scuole.
Responsabili del progetto: Paola Zanovello-Università di Padova, Emanuele M.Ciampini-Università Ca’ Foscari di Venezia
Referente per il Museo di Scienze Archeologiche e d’Arte: Alessandra Menegazzi
Borse di ricerca: Giulia Deotto, Claudia Gambino, Martino Gottardo
http://egittoveneto.veneto.eu/minisito/EgittoVeneto/dettaglio?path=/Comp...