Museo di Macchine 'Enrico Bernardi'

Storia

 

L’istituzione del Museo di Macchine “Enrico Bernardi” ebbe luogo nel 1941 in occasione del centenario della nascita del professor Enrico Bernardi, pioniere italiano dell’automobilismo, quando, a seguito di un lascito degli eredi, fu possibile raccogliere materiali di interesse storico e scientifico che, oltre a testimoniare il genio inventivo e precursore del Bernardi, costituiscono un punto di riferimento per gli studiosi dell’evoluzione tecnologica nelle costruzioni motoristiche.
Il Bernardi (Verona 20 maggio 1841 – Torino 21 febbraio 1919) cominciò ad occuparsi di motori a combustione interna intorno al 1870, in un periodo in cui era fervidamente sentita l’esigenza di macchine energetiche di piccola potenza e di modesto peso e ingombro, e perciò facilmente trasportabili.
Il Museo di Macchine “Enrico Bernardi”, inaugurato il 20 maggio del 1941, fu vincolato nel lascito dei donatori ad avere sede nell’Istituto di Macchine, allora in via Marzolo. Il Museo ha quindi seguito le vicende dell’Istituto, trasferito negli anni ‘70 in via Venezia, nel nuovo insediamento universitario che andava allora sorgendo oltre il Piovego. Successivamente il Museo divenne parte del settore Macchine del Dipartimento di Ingegneria Meccanica, che dal gennaio 2011 è stato inglobato nel Dipartimento di Ingegneria Industriale. A partire dal 27 settembre 2014, il Museo Bernardi ha una nuova e più funzionale sede, ubicata nella stessa struttura di via Venezia del Dipartimento di Ingegneria Industriale e situata accanto alle aule, a diretto contatto con gli studenti.
Nel Museo sono presenti tutti i principali esemplari di motori a combustione interna che hanno segnato la storia della progettazione e realizzazione di motori in Europa nella seconda metà dell’800: dal motore atmosferico al motore ad azione diretta, fino al motore a 4 tempi.
Tutti gli esemplari conservati nel Museo furono costruiti dallo stesso Bernardi. La vettura a 3 ruote ivi esposta, è l’unico esemplare esistente ancora funzionante senza alcuna alterazione dei meccanismi e dispostivi originali.