Museo di Geografia

Globi e apparati astronomici

 

La collezione di globi e apparati astronomici del Museo di Geografia si compone di otto pezzi databili tra gli Anni Trenta del XVII secolo e il 1910.

I più antichi sono una coppia terrestre-celeste di cm 68 di diametro del celebre cartografo olandese Willem Janszoon Blaeu (1571-1638). Alcuni indizi, come la forma della firma, permettono di datare il celeste a dopo il 1630; del terrestre, che è lacunoso, la fortuna ha voluto che si preservasse la sezione con la Tasmania che, scoperta nel 1642, consente una datazione al 1645/48 circa.

L’influenza di Blaeu è evidente anche sul terzo globo secentesco della collezione, un esemplare celeste pubblicato nel 1695 dal romano Domenico De Rossi, su rami del 1636 dal tedesco Matthäus Greuter.

A molti anni dopo, e precisamente al 1908, risale l’ingresso in inventario di un globo terrestre berlinese a rilievo di 68 cm, tipologia la cui popolarità ottocentesca non resse il passaggio di secolo, per gli alti costi imposti dalle rifiniture manuali necessarie.

Un ulteriore globo terrestre, opera di Heinrich Kiepert, fu acquistato nel 1908 e sviluppa il tematismo delle comunicazioni mondiali: tra l’altro, vi sono riportate le principali tratte ferroviarie, le rotte dei piroscafi e le linee telegrafiche.

Ancora berlinese è la coppia terrestre-celeste da tavolo che entrò nel Gabinetto di Geografia nel 1910.

Si è a lungo considerato semplicemente un globo di ignota provenienza anche un altro esemplare terrestre, realizzato a Stoccarda da Adolf Mang, che confini politici e toponomastica consentono di datare tra 1908 e 1910. Tuttavia, il rinvenimento del libretto illustrativo di un apparato astronomico universale dello stesso autore, pure conservato in Museo seppur disassemblato, ha permesso di riconoscere in questo globo una parte di quell’articolato strumento; Adolf Mang lo aveva brevettato nel 1878 proponendolo come ideale sostituto dei tradizionali planetari, telluri e lunari; esso fu acquisito nel 1925 dall’Istituto di Geografia fisica come risarcimento di guerra.